Le cure domiciliari funzionano (ma non si deve sapere).

tempo di lettura: 1 minuto

Mi accade spesso, parlando con persone che ritengo essere mediamente informate o leggendone i post su Facebook, che costoro – pur avendo normali capacità intellettive – hanno un concetto di cure contro il Covid che è riferito unicamente al lavoro svolto dai medici ospedalieri negli ospedali.

Le attuali direttive del Governo impartite ai medici di base non prevedono in alcun modo la possibilità di curare precocemente il paziente al proprio domicilio con pochi ed efficaci farmaci ben conosciuti da molti anni, nonostante sia ormai dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che in questo modo le percentuali di ospedalizzazione si riducono drasticamente e la letalità crolla (AUSL di Alessandria – Distretto di Ovada: diminuzione letalità del 75%; Gruppo di medici Terapiadomiciliarecovid19.org o ippocrateorg.org: riduzione di letalità del 99,96%).

Quasi nessuno sa che le VERE cure sono quelle che i medici di base dovrebbero somministrare ai propri pazienti ai primi sintomi di malattia impedendo sul nascere che questa degeneri con esiti spesso tragici; quando si arriva in ospedale – dopo 10 giorni di Tachipirina e vigile attesa – è quasi sempre troppo tardi perché ormai il virus ha fatto ciò che doveva fare.

In pratica si è deliberatamente scelto di far divorare dalle fiamme la nostra casa per POI chiamare i pompieri piuttosto che gettare una secchiata d’acqua sul principio d’incendio.

Il vero problema è che NESSUN MASS MEDIA NE PARLA.

Se queste informazioni fossero di dominio pubblico, se fossero la notizia di apertura di tutti i TG per settimane o i titoli dei giornali in prima pagina, gli effetti sarebbero: dimissioni del Ministro della Salute e, probabilmente, caduta del governo, avvio di procedimenti legali contro di essi da parte dei parenti dei deceduti per mancanza di cure appropriate, immediato stop della campagna vaccinale (a quel punto assolutamente superflua), riaperture immediate.

È per questo che nessun mass media ne parla.

Si preferisce che i cittadini muoiano quando si sarebbero potuti salvare quasi tutti.

Perché succede?

Perché, qualora qualcuno non lo avesse ancora capito, a loro della vostra salute e di quella dei vostri anziani non importa un fico secco. I FATTI costringono a ritenere che le logiche siano altre. A meno che non pensiate che il mondo e le azioni dell’uomo da un anno a questa parte abbiano improvvisamente iniziato a girare sulla base dell’altruismo, della pace e dell’amore universale in modalità “figli dei fiori” (del resto se avete creduto che l’Unione Europea fosse la salvezza per il nostro Paese anziché la sua rovina, allora potete credere proprio a tutto).

Che Dio ce la mandi buona.

 

 

Un commento

  1. Finalmente un articolo conciso e chiarificatore della situazione covid . Aggiungerei solamente una nota di regolamento che spiega ancora meglio l’inerzia della ufficializzazione dei protocolli domiciliari . La possibilità di utilizzare un vaccino sperimentale su chi si prenda le responsabilità personali , è resa possibile SOLAMENTE in assenza di una cura ufficiale per la malattia relativa al covid 19 . Anche l’uso del tampone PCR è ugualmente condizionato all’assenza della cura . . Tutto il castello della ‘pandemia’ crollerebbe trascinandosi governi e OMS , e aprendo una stagione di processi civili e penali tipo Norimberga .

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