Salvini ha messo tutti nel sacco

tempo di lettura: 6 minuti

Voglio provare a scrivere questo post decisamente controcorrente.

Questa insolita crisi di governo estiva ha stupito tutti gli osservatori. Quasi nessuno è riuscito veramente a spiegare perché il leader di uno dei due partiti di governo abbia deciso improvvisamente di sfiduciare il governo stesso.

Fondamentalmente i filoni sono due: il primo spiega la mossa del leader della Lega una decisione troppo avventata (teoria del colpo di sole al Papeete) il secondo ha a che fare con le supposte manie di grandezza di Salvini esaltato dai sondaggi in costante crescita per la Lega che avrebbe staccato la spina per capitalizzare il consenso raggiunto (teoria della mania di grandezza).

A me pare che nessuna delle due ipotesi sia verosimile. Qualcuno pensa veramente che una posizione di potere raggiunta faticosamente dopo anni di dura lotta politica e attraverso un sapiente uso dei mass media e dei social possa essere gettata al vento per un semplice colpo di sole? Oppure che i sondaggi possano rappresentare una valida motivazione per buttare alle ortiche il lavoro di una vita in politica? Non scherziamo per favore.

Lasciamo alle chiacchiere da bar entrambe le teorie del colpo di sole e delle manie di grandezza per tentare di fare una analisi leggermente più elaborata.

La mia tesi è che Matteo Salvini, con la propria scelta apparentemente avventata, abbia volutamente avviato la più straordinaria azione di demolizione politica degli avversari della storia della Repubblica.

Per capirlo facciamo un passo indietro, agli inizi del governo gialloverde.

L’alleanza Lega-M5S è stata siglata dalle due forze uscite vincitrici alle elezioni del 2018 ma non fu questa la leva dell’accordo. Il consenso e le alleanze politiche nelle varie epoche storiche si coagula di norma attorno alle cosiddette “fratture” per cui, ad esempio, agli inizi del ‘900 e per buona parte del secolo lo scontro politico fu tra capitale e lavoro, tra padroni e operai (frattura capitale/lavoro), poi successivamente e sino all’inizio degli anni ’90 si spostò sull’appoggio alternativo ai due blocchi USA/URSS (frattura libertà/comunismo) ed infine da allora ad oggi sulla adesione o meno al modello economico e politico costituito dalla Unione Europea (frattura del sovranismo).

La frattura del sovranismo oggi, almeno in Europa è quella dominante in quanto produce a sua volta aggregazioni partitiche ben riconoscibili.

Sia Lega che M5S erano portatrici di idee fortemente convergenti sul tema della non adesione alle regole imposte da Bruxelles e si trovavano, di fatto, dallo stesso lato della barricata.

Su questo forte collante di fondo nacque quindi il governo cosiddetto non a caso “populista” il quale, attorno alla frattura del sovranismo, si dovette dare delle regole comuni di convivenza (il Contratto di Governo) avendo al proprio interno molte istanze divergenti che in tal modo vennero canalizzate in un corpo di regole e in un programma condiviso.

Il meccanismo cominciò ad incepparsi agli inizi del 2019 ma non tanto per divergenze o veti incrociati sui singoli provvedimenti come Tav, Decreto Sicurezza, taglio dei parlamentari (veti che rallentavano l’azione di governo ma non la bloccavano stante il programma inizialmente condiviso) quanto per un inaspettato cambio di atteggiamento del M5S proprio nella frattura del sovranismo:

  • il premier Conte a gennaio chiede consigli ad Angela Merkel su come fermare Salvini (!);
  • la trattativa con Bruxelles per un deficit all’ 1,8% secondo i desiderata della UE ma bloccante per la ripresa degli investimenti nel nostro Paese (e che non avrebbe consentito alla Lega di attuare ad esempio la Flat Tax);
  • la lettera di luglio di Conte e Tria alla commissione europea in cui si annuncia la prosecuzione delle politiche di austerità e, da ultimo come ciliegina sulla torta,
  • il voto favorevole e determinante del M5S per la elezione a presidente della Commissione Europea di Ursula von der Leyen espressione più truce dell’ultra liberismo, dell’ultra europeismo e dell’austerità.

Questa capriola a 180° del M5S su posizioni che la Lega giudica come le vere cause dell’impossibilità dell’Italia di tornare ad essere competitiva con Germania e Francia, ha di fatto minato le reali basi sulle quali si era costruita una alleanza politica. Salvini si sarebbe ritrovato al seguito di un carrozzone guidato da M5S e poteri europei e sarebbe stato l’anatra zoppa del governo.

A questo punto la sfiducia verso il governo avrebbe avuto 3 possibili conseguenze (non ce ne sono altre) tutte favorevoli alla Lega:

  1. il M5S, terrorizzato dall’idea di nuove elezioni, pur di non far cadere l’esecutivo avrebbe accettato un rimpasto con l’esclusione dei ministri malvisti dalla Lega (Tria, Toninelli, Trenta) provocando così un netto sbilanciamento di potere a favore di quest’ultima;
  2. il M5S rifiuta l’opzione 1 (peraltro reiterata dallo stesso Salvini e rifiutata dal M5S) e accetta di fare un governo con il Partito Democratico, nemico di sempre: probabile spaccatura nel prossimo futuro sia del PD che M5S e ancor più probabile emorragia di consensi (in particolare del M5S che dopo aver perso l’”ala sinistra” in occasione dell’alleanza con la Lega ora perderebbe anche l’”ala destra” in caso di alleanza con il PD). Alle prossime politiche la Lega vince le elezioni a mani basse. Unica controindicazione: il nascente governo giallo-fucsia combina qualcosa di buono. La probabilità che ciò avvenga, dati i trascorsi soprattutto in casa PD, è prossima allo zero;
  3. si va allo scioglimento delle Camere e a nuove elezioni in autunno: la Lega (o in generale il centro-destra anche senza Forza Italia) vince a mani basse.

Fatte queste considerazioni la Lega ha deciso così di staccare la spina all’esperienza di governo nella consapevolezza di aver mantenuto coerenza sin dall’inizio dell’esecutivo sia in termini di programma sia in termini di volontà di contrasto alle regole imposte dalla UE; analoga coerenza è fortemente deficitaria nel M5S che da partito anti-sistema si è trasformato in pochi mesi a partito garante delle oligarchie europee di matrice franco-tedesca. Gli elettori di norma premiano la coerenza e puniscono l’incoerenza. Per questo le prossime politiche per il M5S potrebbero essere un vero e proprio bagno di sangue.

Che avrebbe prevalso l’opzione 2 (come poi sta accadendo) poteva apparire imprevedibile dati i trascorsi contrasti PD/M5S? Sì, ma sino ad un certo punto. Nei mesi scorsi erano stati più di uno i sospetti in casa leghista di una possibile intesa sottobanco tra i due partiti; la circostanza che essi abbiano trovato un accordo in soli 4 giorni dopo 10 anni di odio reciproco profuso a piene mani è quantomeno sospetta e potrebbe avvalorare la tesi dell’accordo preventivo. Era insomma un rischio calcolato.

L’ipotesi di un possibile accordo tra PD e M5S ha creato una serie di dinamiche molto interessanti:

  1. il Movimento 5 Stelle è stato costretto a gettare la maschera ed apparire per quello che in realtà è: un partito politico come gli altri, attaccato alle poltrone, attaccato al potere, timoroso di perdere quel potere a dispetto dei proclami iniziali (“noi non siamo come gli altri”). Lo spauracchio di nuove elezioni è ben evidente alla dirigenza del partito che in tale ipotesi verrebbe ridotta di oltre la metà la propria presenza in Parlamento con altrettanti deputati e senatori che dovrebbero anzitempo tornare alle occupazioni precedenti. È incredibile constatare come una vecchia teoria politologica dei primi del ‘900 sia sempre validissima ed anzi calzi a pennello nel caso del M5S (la “Legge Ferrea dell’Oligarchia” di Robert Michels è del 1911 e prevede che “lo sviluppo di un’organizzazione produce burocratizzazione e centralizzazione, che creano una leadership stabile, che col tempo si trasforma in una casta chiusa e inamovibile”. L’obiettivo principale dei partiti politici diventa la propria sopravvivenza e non l’azione politica);
  2. il M5S propone nuovamente come premier incaricato Giuseppe Conte ormai funzionale ai poteri sovranazionali in netto contrasto quindi con lo spirito iniziale del Movimento e con le aspettative di molti militanti ed elettori;
  3. il PD ha rispolverato nuovamente le solite logiche partitocratiche di potere (le trattative sono impostate sulle poltrone e sugli incarichi ma nulla si sa del programma perché ancora neppure discusso) mostrando con evidenza plastica la vera ragione della propria esistenza ovvero l’essere la cinghia di trasmissione tra la dittatura della UE ed il nostro Paese; niente di nuovo direi…..
  4. il possibile governo giallo-fucsia ha ricevuto gli apprezzamenti dell’Unione Europea, dei mercati (e ci mancherebbe!) e delle stampa mainstream (che ha trasformato in una settimana Giuseppe Conte da burattino in mano ai suoi vice-premier in apprezzato statista), tutte chiare indicazioni di ciò che ci attende ma soprattutto che un governo siffatto nasce e si reggerebbe unicamente in chiave anti-Salvini, anti-Lega, anti-sovranismo ma potenzialmente con pochi punti programmatici in comune.

Gli elettori non sono stupidi.

La reazione a queste dinamiche sarà INEVITABILMENTE una ulteriore polarizzazione dei consensi a danno prevalentemente dell’incoerente M5S (ed in misura minore del PD) e a netto vantaggio nel medio termine della Lega. La lettura dei commenti dei militanti e simpatizzanti ai post di Luigi di Maio sui social non lascia presagire nulla di buono per il M5S al quale difficilmente verrà perdonata l’alleanza con il nemico storico (forse anche lo stesso Di Maio si sta ravvedendo e proprio ieri ha dichiarato che o si accettano i 20 punti del suo programma o è meglio tornare al voto, chiara scelta di campo ed indicazione per gli iscritti alla piattaforma Rousseau ma anche presa di coscienza di aver compiuto l’idiozia del secolo).

I provvedimenti che presumibilmente verranno assunti dal nuovo governo (ad esempio in tema di immigrazione con le varie coop rosse che stanno scaldando i motori per ripartire nuovamente con l’appropriazione di denaro pubblico a colpi di 5 miliardi all’anno dato che gli sbarchi riprenderanno a breve in grande stile ed abbondanza; a proposito…che fine ha fatto Minniti? Interpellato per il Ministero degli Interni? Troppo cattivo?) allontaneranno ulteriormente il mondo reale dalla elitè politica generando potenzialmente un pericoloso contrasto tra volontà popolare e potere nel nostro Paese che sarà inevitabilmente condizionato sempre più pesantemente dalla cupola di Bruxelles.

Prevedo alle prossime politiche un centro-destra populista (anche senza Forza Italia) al 50% dei voti e la possibilità di governare stabilmente per una intera legislatura.

Insomma, una decisione che pareva avventata e non ragionata da parte della Lega si sta traducendo in una spettacolare mossa per mettere nell’angolo l’avversario, fargli gettare la maschera e fargli perdere ulteriore consenso.

Mica male per un colpo di sole in pieno agosto, vero?

 

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26 commenti

  1. L’ha ripubblicato su Cavolate in libertàe ha commentato:
    un punto di vista interessante, che condivido. Imho il governo si era “rotto” con la decisione dei 5S di volersi accreditare in europa come argine ai sovranisti (ovvero gli avversari del sovranismo di macron). La sfiducia al governo è stata una mossa per evitare una guerra di logoramento, vedi caso sbarchi “in deroga” dei migranti.

    Staremo a vedere cosa succederà.

    PS
    Puntualmente gli avversari del PD sono gli esseri più imbecilli dell’universo eppure riescono quasi sempre a vincere il partito degli inteligentissimi… Chissà perché…

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    • Sono assolutamente d’accordo; solo una cosa non capisco..
      … senza, é evidente, dover svelare tutte le possibili e prevedibili dinamiche, perché Salvini non ha spiegato chiaramente i motivi politici della crisi, evitando cosi che l’elettore meno attento potesse non capire e, quindi, allontanarsi dalla lega?

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  2. Concordo sul ragionamento, verosimile e realistico. Ma dubito fortemente che si andrà di nuovo al voto…e mi chiedo a quanto ammonteranno i danni procurati, nel frattempo, al ns Paese? Quanto avranno la forza di farcela, nel mentre?

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  3. Concordo sul fatto che potrebbe esserci qualcosa dietro, nn mi spiego ancora questo tentativo di retro front, proponendo di tutto a di Maio, se non, spero, per dare più credibilità e confermare che l’accordo gialloviola era “ben” pianificato da prima, e che agosto o settembre era gia in programma la rottura; A conferma, quel bel discorso di conte in cui si evidenziava la CHIARA INSOFFERENZA, verso il suo vicepremier, indice per altro di una gran capacità di fare buon viso a cattivo gioco.

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  4. Pienamente d’accordo, ma se durasse tre anni? Sarebbe un disastro anche perché potrebbe vedere l’elezione di Prodi a Presidente della Repubblica ! Cioè un nuovo Presidente di sinistra, prassi ininterrotta da Scalfaro ad oggi, nonostante i governi di centro destra!

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  5. Trovo la tesi molto centrata e mi porta a fare due ulteriori considerazioni.

    1) A mio modo di vedere si rende necessario chiarire che il sentimento sovranista non corrisponde necessariamente ad un sentimento anti- europeista, bensì ad un concetto diverso di Europa. Un Europa dei popoli e delle culture in contrapposizione ad un concetto di un Europa della Finanza, delle Multinazionali e conseguentemente della burocrazia che le sostiene. Un Europa che guardi più alle origini Greche e Latine piuttosto che a quelle dei popoli del Nord. Ed è straordinario osservare che l’area della sinistra, invece di difendere le esigenze del popolo e dei cittadini si schieri a difesa di un sistema a tutto vantaggio della finanza e delle multinazionali e degli Stati più ricchi, dove vive chi ha di più rispetto a chi ha di meno.

    2) In Italia la divaricazione tra le élite burocratiche ed i cittadini è ancora più amplificata da un sistema politico che tutela molto le burocrazie dei partiti e poco i cittadini elettori. La Nostra Costituzione non è riuscita a generare un sentimento di identificazione dei cittadini nei sui confronti, perché al momento della sua promulgazione era prevalente nei cittadini il senso di appartenenza alla comunità politica (partiti politici) che li rappresentava, piuttosto che in maniera diretta alla Stato. I Cittadini si sentivano rappresentati dalla Carta Costituzionale non in modo diretto, ma attraverso la mediazione dei partiti. Siccome nel ‘48 i partiti erano molto autorevoli ed erano riconosciuti come rappresentativi il sistema funzionava ed i cittadini si sentivano rappresentati. Con la crisi dei partiti politici è entrato in crisi il rapporto tra Stato, Istituzioni e cittadini. I partiti non sono più in grado di mediare il rapporto, al contrario i partiti anti-sistema diventano attrattivi, proprio perché il sentimento prevalente e di sfiducia verso il parlamento ed i politici in generale.

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  6. Era prevedibile che i partiti eletti con i voti di protesta, messisi assieme per cambiare, alla fine non potessero farlo ed andare tranquillamente contro…corrente! : ordine, corruzione, magistratura di parte e illegalità favorita.muro di gomma!mafia politica: chiedi il parere ad un certo Napolitano.ciao a tutti

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  7. Facciamo parlare i fatti ed i numeri.
    Salvini pur avendo vinto le elezioni europee NON ha contato nulla nella nuova formazione della Comissione europea, messo da parte come un Farage qualsiasi (almeno lui sta li per uscire dall’europa). Pure l’amico Orban ha votato Ursula…ma pensa te !!!
    Torna in Italia…propone la sfiducia al Governo…la ritira perche’ capisce che non ci sono i numeri e poi propone un nuovo governo con a capo il M5S.
    Ti sembra un capolavoro strategico politico ???
    Bacioni

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  8. Stronzata galattica, l’unico modo per tornare in alto di salvini é sperare che questo governo sia disastroso. A parte che, coerenza un cazzo, salvini a parte due decritini sicurezza, non ha fatto nulla, se questo governo farà riforme come si deve (speriamo) salvini e voi fascistelli, finirete di nuovo nella fogna dalla quale siete usciti. Bacioni

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    • Normalmente non autorizziamo commenti che esulano dalla buona educazione ma nel suo caso facciamo un’eccezione solo per qualche considerazione. Durante le campagne elettorali molti gazebo della Lega vengono vandalizzati ma non risultano gazebo di altre forze politiche vandalizzati da leghisti; però i “fascistelli” saremmo noi. Durante i comizi della Lega quasi sempre ci sono gruppetti di oppositori che tentano di non far parlare il politico di turno ma non risulta che militanti della Lega abbiano mai interrotto comizi altrui; però i “fascistelli” saremmo noi. Il capo politico della Lega è oggetto di centinaia di attacchi personali violenti (muori, Piazzale Loreto, impicchiamolo, sparati, a testa in giù ecc…) ma non risulta che Zingaretti o Renzi a qualcun’altro siano stati minacciati di morte da militanti della Lega; però i “fascistelli” saremmo noi. La Lega ha chiesto di poter svolgere elezioni democratiche perché l’orientamento degli elettori nel Paese è profondamente cambiato dalle ultime politiche ma qualcuno ha pensato che fosse meglio spartirsi il potere in barba al popolo senza interpellarlo; però i fascistelli” saremmo noi. Non tema egregio signor Mauro. Finchè ci sarà la Lega chiunque potrà esprimere liberamente il proprio pensiero e scrivere qualunque sciocchezza a differenza di lei e di quelli come lei – sinceri democratici – che invece vorrebbero far finire “nella fogna dalla quale siete usciti” un terzo degli elettori di questo Paese (esattamente come avrebbero fatto Stalin, Hitler, Mussolini, Pol Pot, Castro). A me pare che il Suo concetto di Democrazia sia piuttosto naif. Contento lei….. Buona giornata.

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  9. Lei scrivente era forse con il ex Ministro Salvini alla festa in Romagna sotto il sole? Ognuno può scrivere quello che pensa e girare frasi, parole, fatti a proprio piacimento. Lei c’era a Bruxelles con la Cancelliera, forse no come non cero io, quindi, tutte supposizioni. Il fatto certo che il Sig. Salvini ha fatto la più grossa stupidità che poteva fare, forse consigliato male, forse di sua testa, comunque sbagliata. Non troviamo scuse, non ce ne sono. Buona giornata

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  10. L’ultimo valzer dei tiranni è in corso Europa e burattini … Vincera’ chi tiene saliente i punti: no vaccini obbligatori ma libera scelta, riforma magistrati e elit fuori dal sistema nuovo politico. Tutela ambiente animalim no accise e tasse su bollette alle fasce deboli con isee inferiore. Gli equilibri sono necessari ..via euro e via dall’Europa.. Stanno nascendo al sud nuovi partiti che sta creando nuova moneta..SI ESIGE LA VECCHIA ITALIA SOVRANA DEL SUD SFRUTTATA E UCCISA DAI NORDISTI…LA STORIA VERA LO INSEGNA..Da quel momento in poi la massoneria ha avuto il potere in mano ai sciacalli.

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  11. Salvini lo conosco da quando appena un ragazzo entro nella Lega Nord di Umberto Bossi e di Maroni, contro chi combattevano contro i meridionali che avevano invaso il Nord, e la Lega si era imposta di rendere sicure le strade dai meridionali creando delle ronde che a me pareva dei picchiatori ben addestrati ……………….Risultati zero, salvini con un colpo di mano Nazionalizza la Lega e combatte per il Sud (per me non è credibile) Ora Salvini combatte gli emigranti che il lombardia chiamano el negher, ed ora rende sicure dagli immigrati le strade italiane ……….. mi ricordo che molti della Lega Nord degli anni 70 a seguire gridava Forza Etna ……………. per me Salvini è un elemento non politico, ma uno che mette odio su odio con un popolo italiano stanco e confuso da tanta incompetenza politica sia di destra che di sinistra.

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  12. PERCHE’ NON CITATE IL SUO ACCORDO CON VISEGRADE CHE LO HANNO PRESO X IL CULO ALLE ELEZIOND EUROPEE??
    PERCHE’ NON CITATE IL FATTO CHE DOVEVA DARE IL NOME PER IL COMMISSARIO EUROPEE E NON LO HA FATTO ???VORREI RAGIONAMENTI PIU’ VERITIERI NON FANTASIE PARAPOLITICHE DI UNO CHE SI CREDEVA DIO ED ERA UNO SCOPINO !!!

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    • Gentile Capeppe, le nostre saranno certamente fantasie parapolitche ma guarda caso si stanno dimostrando piuttosto predittive almeno all’indomani delle elezioni in Umbria. Ci perdoni ma meglio di così non riusciamo a fare. Infine se lei conosce dei politici italiani che pur credendosi Dio non siano degli scopini ce li segnali gentilmente. Ne prenderemo atto. Un saluto.

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